Ashaninkas di 54 anni, si trovava nella foresta amazzonica con altri tre capi ashininkas quando è stato ucciso con loro, forse dai narcotrafficanti, forse dai grossi tagliatori d'alberi.
l'albero più bello è stato abbattuto,
i signori della morte non vogliono capire,
non si uccide la vita, la memoria resta.
Così l'albero cadendo, ha sparso i suoi semi
e in ogni angolo del mondo, nasceranno foreste.
Ma salvare le foreste vuol dire salvare l'uomo,
perché l'uomo non può vivere tra acciaio e cemento,
non ci sarà mai pace, mai vero amore,
finché l'uomo non imparerà a rispettare la vita.
Per questo l'albero abbattuto non è caduto invano,
cresceranno foreste e una nuova idea dell'uomo.
Ma lunga sarà la strada e tanti gli alberi abbattuti,
prima che l'idea trionfi, senza che nessuno muoia,
forse un giorno uomo e foresta vivranno insieme,
speriamo che quel giorno ci sia ancora.
Se quel giorno arriverà, ricordati di un amico
morto per gli indios e la foresta, ricordati di Chico.
Se quel giorno arriverà, ricordati di un amico
morto per gli indios e la foresta, ricordati di Chico."
"Loro ci minacciano. Loro ci intimidiscono. Loro hanno le pistole"
http://news.nationalgeographic.com/news/2014/09/140911-peru-amazon-illegal-logging-chota-alto-tamaya/
http://www.repubblica.it/ambiente/2014/09/11/news/assassinato_il_chico_mendes_del_per-95539272/?ref=fbpr
Nessun commento:
Posta un commento